ENNEAGRAMMA
Carattere e nevrosi
La teoria del Carattere e della nevrosi proposta da Claudio Narajio è basata sul concetto di "degrado della coscienza".
Questo degrado è tale che l’individuo che ne è colpito ignora che le cose stanno diversamente, cioè ignora che è avvenuta una perdita, una limitazione, che è sopraggiunta un’impossibilità di sviluppare tutte le proprie potenzialità. Il degrado della coscienza è tale che la consapevolezza diventa cieca alla propria stessa cecità, e talmente limitata da credersi libera.
Il carattere si struttura secondo un determinato numero di modalità di base, che si traducono nel relativo predominio dell’uno o dell’altro aspetto della struttura mentale comune a tutti. Possiamo pensare lo ‘scheletro mentale’ di cui tutti siamo dotati come una struttura di cristallo che può rompersi in molti modi, tutti predeterminati; allo stesso modo, fra tutte le principali caratteristiche strutturali, nella personalità di ciascun individuo (come risultato dell’interazione tra fattori innati e fattori ambientali) una sola di queste struttura avrà la preminenza, mentre le altre rimarranno su uno sfondo più o meno remoto. Un’altra analogia possibile è quella di un corpo geometrico che poggia sull'una o sull'altra delle sue facce; tutti abbiamo una stessa personalità con ‘facce’ lati e vertici identici, ma ( e qui sta l’analogia) orientati nello spazio in maniera diversa. Secondo quest’ottica, esistono nove caratteri fondamentali (a differenza, ad esempio, dei tre caratteri di Sheldon, dei quattro temperamenti di Ippocrate, dei cinque tipi bioenergetici di Lowen e delle cinque dimensioni di alcuni moderni fattorialisti). Per ogni carattere esistono tre varianti, a seconda che predomini l’istinto di autoconservazione, la pulsione sessuale o l’istinto sociale (e a seconda anche della presenza dei tratti specifici, conseguenza di una distorsione ‘passionale’ dell’istinto corrispondente, che è ‘canalizzato’ e ‘vincolato’ dall'influenza della passione dominante presente nell’individuo).4 Esistono, naturalmente, nove possibili passioni dominanti, ciascuna associata a una distorsione cognitiva peculiare, ed esistono anche una, due o tre caratteristiche derivate, come ho detto, dalla sfera istintuale. Le nove tipologie presentate qui non costituiscono soltanto un miscuglio di stili di personalità; al contrario, sono un insieme di organizzato di strutture caratteriali, in quanto fra loro si instaurano rapporti specifici, contrasti, polarità e relazioni di vicinanza. Queste relazioni sono rappresentate da un’antica struttura geometrica detta "enneagramma".
1- Il primo stile di personalità (e naturalmente il primo stile nevrotico) è risentito e ben disposto ad un tempo, corretto e formale, poco spontaneo, incline al dovere più che al piacere. Si tratta di una persona esigente e critica verso se stesa e gli altri; anziché etichettarla con una diagnosi psichiatrica, la definirò perfezionista, anche se tale sindrome, nel DSM-III, corrisponde alla personalità ossessiva. Sebbene ogni enneatipo corrisponda a una sindrome clinica nota, tuttavia ciascun individuo rappresenta un orientamento di personalità determinato, e si situa a livelli specifici, che vanno dalla gravità psicotica alle minime tracce e sfumature del condizionamento avvenuto nell'infanzia.
2- Il tipo Due, secondo la caratterologia della Quarta Via, è definito dal paradosso di una generosità egocentrica e corrisponde alla personalità istrionica del DSM-III. Gli individui che lo rappresentano sono in genere edonisti, allegri e ribelli a ogni tipo di rigidità o a tutto ciò che limita la loro libertà. Il tipo Due può essere rappresentato da una figura clownesca, in contrasto con il montanaro che con gran fatica scala le vette, e che rappresentava il laborioso e ossessivo tipo Uno.
3- Il tipo Tre ha sostanzialmente un orientamento isterico e narcisistico. Reisman ne ha parlato in termini di "eterodirezione". Il tipo Tre può essere rappresentato dalla caricatura di un medico, emblema del successo, della rispettabilità e della competenza professionale. Gli individui Tre cercano di ottenere l’apprezzamento degli altri conquistando il successo, e mostrandosi efficienti e simpatici in società, controllano e sono controllati, e costituiscono uno dei caratteri più felici dell’enneagramma.
4- L'immagine caricaturale del tipo Quattro è un’immagine che evoca la vittima designata nella vita e nei rapporti con gli altri. Ciò corrisponde a una personalità che si auto mortifica. E corrisponde anche a quello che la Horney definiva ‘carattere masochista’, caratterizzato da una immagine di sé scadente, dalla tendenza a soffrire più del necessario, da una grande dipendenza dall'amore degli altri , da un senso cronico di rifiuto e dalla tendenza alla scontentezza.
5- L’isolamento, al punto Cinque, ben rappresenta una disposizione che può essere considerata come lo stile interpersonale che deriva dalla tendenza a trattenersi troppo, e che da questa tendenza viene rafforzato. Il quadro corrisponde alla personalità schizoide del DSM-III, e si riferisce a quegli individui che non solo hanno poche amicizie, ma che nel loro isolamento, non soffrono di solitudine, minimizzano i propri bisogni, sono timidi e hanno una grande difficoltà ad esprimere la rabbia.
6- Il carattere sei può essere rappresentato dalla caricatura di un guerriero, il che lascia intendere un tratto in apparenza molto diverso dalla paura, ma in realtà allude a una bellicosità che nasce dalla paura dell’autorità e che è alimentata dall'evitamento (controfobico) dell’esperienza della paura. Ma si tratta di una caricatura appropriata solo per alcuni individui del tipo Sei, e non si adatta a quelli manifestamente deboli e paurosi. In questo carattere rientrano sottotipi molto diversi, e quindi, oltre alla personalità evitamento del DSM-III, troviamo anche il carattere paranoide, un’altra forma del carattere sospettoso con caratteristiche più ossessive.
7- Il tipo Sette corrisponde al carattere orale-recettivo o orale-ottimista di Abraham e, nel DSM-III , alla sindrome narcisistica. Questo individuo ostenta indifferenza, si sente autorizzato a fare tutto ciò che fa, è orientato al piacere e affronta la vita con una strategia di cui è consapevole più di qualsiasi altro tipo. Al posto della testa potrebbe presentare un groviglio di fili, a suggerire l’idea di una persona che vive di fantasie e tende a dimenticare il mondo reale, tutta assorta a fare piani e progetti.
8- L’Otto corrisponde al tipo fallico-narcisistico di Reich e, nel DSM-III , alla personalità antisociale e sadica. E’ una persona orientata verso il potere, il predominio, e anche la violenza. L'immagine collegata potrebbe essere una persona in piedi su una piattaforma, per parlare alla gente dall'alto, o piuttosto per arringarla, con l’aria di chi ha il potere di farlo. Date le sue caratteristiche il tipo Otto raramente e con molte difficoltà giunge alla psicoterapia.
9- Il tratto distintivo del tipo Nove è senza dubbio la pigrizia, sia in senso convenzionale, che psicologica, quella cioè di chi non vuole guardare in se stesso. Possiamo dire anche che il tipo nove presenta caratteristiche di iper-adattamento rassegnato, la sua struttura caratteriale lo porta spesso a farsi da parte e a essere privo di iniziativa e conformista.
In generale però, a un individuo che impersoni uno qualsiasi dei nove caratteri sarà facile riconoscersi nei due tipi adiacenti al proprio. Così, un individuo Tre, che ha impostato la vita sulla capacità di riuscire gradito e raggiungere il successo, potrà comprendere il proprio comportamento sia dal punto di vista del tipo Due sia da quello del tipo Quattro, senza che ciò gli sembri incoerente; allo stesso modo, un individuo Quattro potrà comprendere la propria esperienza nella prospettiva di un frustrato Tre, o interpretare le proprie azioni e i propri sentimenti dal punto di vista dell’attaccamento e di un certo senso di impoverimento, come avviene nello schizoide (tipo Cinque).
Ogni carattere ha una sua propria passione, in pratica un nucleo fondante attorno a cui ruota tutta l'organizzazione del carattere.
Tipo Uno: Ira
Tipo Due: Orgoglio
Tipo Tre: Vanità
Tipo Quattro: Invidia
Tipo Cinque: Avarizia
Tipo Sei: Paura
Tipo Sette: Gola
Tipo Otto: Lussuria
Tipo Nove: Pigrizia
Fonte: Claudio Naranjo – Carattere e nevrosi – 1996, Casa Editrice Astrolabio, Roma
Questo degrado è tale che l’individuo che ne è colpito ignora che le cose stanno diversamente, cioè ignora che è avvenuta una perdita, una limitazione, che è sopraggiunta un’impossibilità di sviluppare tutte le proprie potenzialità. Il degrado della coscienza è tale che la consapevolezza diventa cieca alla propria stessa cecità, e talmente limitata da credersi libera.
Il carattere si struttura secondo un determinato numero di modalità di base, che si traducono nel relativo predominio dell’uno o dell’altro aspetto della struttura mentale comune a tutti. Possiamo pensare lo ‘scheletro mentale’ di cui tutti siamo dotati come una struttura di cristallo che può rompersi in molti modi, tutti predeterminati; allo stesso modo, fra tutte le principali caratteristiche strutturali, nella personalità di ciascun individuo (come risultato dell’interazione tra fattori innati e fattori ambientali) una sola di queste struttura avrà la preminenza, mentre le altre rimarranno su uno sfondo più o meno remoto. Un’altra analogia possibile è quella di un corpo geometrico che poggia sull'una o sull'altra delle sue facce; tutti abbiamo una stessa personalità con ‘facce’ lati e vertici identici, ma ( e qui sta l’analogia) orientati nello spazio in maniera diversa. Secondo quest’ottica, esistono nove caratteri fondamentali (a differenza, ad esempio, dei tre caratteri di Sheldon, dei quattro temperamenti di Ippocrate, dei cinque tipi bioenergetici di Lowen e delle cinque dimensioni di alcuni moderni fattorialisti). Per ogni carattere esistono tre varianti, a seconda che predomini l’istinto di autoconservazione, la pulsione sessuale o l’istinto sociale (e a seconda anche della presenza dei tratti specifici, conseguenza di una distorsione ‘passionale’ dell’istinto corrispondente, che è ‘canalizzato’ e ‘vincolato’ dall'influenza della passione dominante presente nell’individuo).4 Esistono, naturalmente, nove possibili passioni dominanti, ciascuna associata a una distorsione cognitiva peculiare, ed esistono anche una, due o tre caratteristiche derivate, come ho detto, dalla sfera istintuale. Le nove tipologie presentate qui non costituiscono soltanto un miscuglio di stili di personalità; al contrario, sono un insieme di organizzato di strutture caratteriali, in quanto fra loro si instaurano rapporti specifici, contrasti, polarità e relazioni di vicinanza. Queste relazioni sono rappresentate da un’antica struttura geometrica detta "enneagramma".
1- Il primo stile di personalità (e naturalmente il primo stile nevrotico) è risentito e ben disposto ad un tempo, corretto e formale, poco spontaneo, incline al dovere più che al piacere. Si tratta di una persona esigente e critica verso se stesa e gli altri; anziché etichettarla con una diagnosi psichiatrica, la definirò perfezionista, anche se tale sindrome, nel DSM-III, corrisponde alla personalità ossessiva. Sebbene ogni enneatipo corrisponda a una sindrome clinica nota, tuttavia ciascun individuo rappresenta un orientamento di personalità determinato, e si situa a livelli specifici, che vanno dalla gravità psicotica alle minime tracce e sfumature del condizionamento avvenuto nell'infanzia.
2- Il tipo Due, secondo la caratterologia della Quarta Via, è definito dal paradosso di una generosità egocentrica e corrisponde alla personalità istrionica del DSM-III. Gli individui che lo rappresentano sono in genere edonisti, allegri e ribelli a ogni tipo di rigidità o a tutto ciò che limita la loro libertà. Il tipo Due può essere rappresentato da una figura clownesca, in contrasto con il montanaro che con gran fatica scala le vette, e che rappresentava il laborioso e ossessivo tipo Uno.
3- Il tipo Tre ha sostanzialmente un orientamento isterico e narcisistico. Reisman ne ha parlato in termini di "eterodirezione". Il tipo Tre può essere rappresentato dalla caricatura di un medico, emblema del successo, della rispettabilità e della competenza professionale. Gli individui Tre cercano di ottenere l’apprezzamento degli altri conquistando il successo, e mostrandosi efficienti e simpatici in società, controllano e sono controllati, e costituiscono uno dei caratteri più felici dell’enneagramma.
4- L'immagine caricaturale del tipo Quattro è un’immagine che evoca la vittima designata nella vita e nei rapporti con gli altri. Ciò corrisponde a una personalità che si auto mortifica. E corrisponde anche a quello che la Horney definiva ‘carattere masochista’, caratterizzato da una immagine di sé scadente, dalla tendenza a soffrire più del necessario, da una grande dipendenza dall'amore degli altri , da un senso cronico di rifiuto e dalla tendenza alla scontentezza.
5- L’isolamento, al punto Cinque, ben rappresenta una disposizione che può essere considerata come lo stile interpersonale che deriva dalla tendenza a trattenersi troppo, e che da questa tendenza viene rafforzato. Il quadro corrisponde alla personalità schizoide del DSM-III, e si riferisce a quegli individui che non solo hanno poche amicizie, ma che nel loro isolamento, non soffrono di solitudine, minimizzano i propri bisogni, sono timidi e hanno una grande difficoltà ad esprimere la rabbia.
6- Il carattere sei può essere rappresentato dalla caricatura di un guerriero, il che lascia intendere un tratto in apparenza molto diverso dalla paura, ma in realtà allude a una bellicosità che nasce dalla paura dell’autorità e che è alimentata dall'evitamento (controfobico) dell’esperienza della paura. Ma si tratta di una caricatura appropriata solo per alcuni individui del tipo Sei, e non si adatta a quelli manifestamente deboli e paurosi. In questo carattere rientrano sottotipi molto diversi, e quindi, oltre alla personalità evitamento del DSM-III, troviamo anche il carattere paranoide, un’altra forma del carattere sospettoso con caratteristiche più ossessive.
7- Il tipo Sette corrisponde al carattere orale-recettivo o orale-ottimista di Abraham e, nel DSM-III , alla sindrome narcisistica. Questo individuo ostenta indifferenza, si sente autorizzato a fare tutto ciò che fa, è orientato al piacere e affronta la vita con una strategia di cui è consapevole più di qualsiasi altro tipo. Al posto della testa potrebbe presentare un groviglio di fili, a suggerire l’idea di una persona che vive di fantasie e tende a dimenticare il mondo reale, tutta assorta a fare piani e progetti.
8- L’Otto corrisponde al tipo fallico-narcisistico di Reich e, nel DSM-III , alla personalità antisociale e sadica. E’ una persona orientata verso il potere, il predominio, e anche la violenza. L'immagine collegata potrebbe essere una persona in piedi su una piattaforma, per parlare alla gente dall'alto, o piuttosto per arringarla, con l’aria di chi ha il potere di farlo. Date le sue caratteristiche il tipo Otto raramente e con molte difficoltà giunge alla psicoterapia.
9- Il tratto distintivo del tipo Nove è senza dubbio la pigrizia, sia in senso convenzionale, che psicologica, quella cioè di chi non vuole guardare in se stesso. Possiamo dire anche che il tipo nove presenta caratteristiche di iper-adattamento rassegnato, la sua struttura caratteriale lo porta spesso a farsi da parte e a essere privo di iniziativa e conformista.
In generale però, a un individuo che impersoni uno qualsiasi dei nove caratteri sarà facile riconoscersi nei due tipi adiacenti al proprio. Così, un individuo Tre, che ha impostato la vita sulla capacità di riuscire gradito e raggiungere il successo, potrà comprendere il proprio comportamento sia dal punto di vista del tipo Due sia da quello del tipo Quattro, senza che ciò gli sembri incoerente; allo stesso modo, un individuo Quattro potrà comprendere la propria esperienza nella prospettiva di un frustrato Tre, o interpretare le proprie azioni e i propri sentimenti dal punto di vista dell’attaccamento e di un certo senso di impoverimento, come avviene nello schizoide (tipo Cinque).
Ogni carattere ha una sua propria passione, in pratica un nucleo fondante attorno a cui ruota tutta l'organizzazione del carattere.
Tipo Uno: Ira
Tipo Due: Orgoglio
Tipo Tre: Vanità
Tipo Quattro: Invidia
Tipo Cinque: Avarizia
Tipo Sei: Paura
Tipo Sette: Gola
Tipo Otto: Lussuria
Tipo Nove: Pigrizia
Fonte: Claudio Naranjo – Carattere e nevrosi – 1996, Casa Editrice Astrolabio, Roma