Costellazioni e campi morfici
L’Universo
interagisce istante per istante con ogni tipo di coscienza attraversando vari
strati di consapevolezza. (Risonanza Morfica)
L’essere umano è un canale di collegamento tra la coscienza individuale e la coscienza universale, in una vera e propria connessione d’intenti che, se ci rendiamo disponibili, consente lo sviluppo di una comprensione essenziale quanto profonda della vita, nella sua essenza. La percezione di tutto questo, che sempre più avanza nell’essere umano, determina una nuova forma del nostro “sentire”. Un sentire davvero profondo che si rende disponibile istante per istante ad ogni essere vivente che voglia percepirlo. Un sentire, che si manifesta esplicitamente ed è in grado di metterci in connessione con una coscienza superiore, ma non per questo a noi distante: intuibilmente, la “fonte da cui tutto proviene”.
Le Costellazioni si snodano attraverso un campo carico d’in-formazioni, che precedono di gran lunga ogni forma di pensiero logico o razionale, e che sembrano giungere attraverso una dimensione spazio-temporale differente dalla nostra realtà abituale. All’interno del campo morfogenetico, responsabile dell'organizzazione, della struttura e della forma di ogni sistema e contenente la memoria collettiva dei membri del sistema stesso, decade ogni forma di giudizio, così come collassano la critica, l’analisi schematica dei fatti, quella egoica e personale, e una sensazione di disapprovazione che ci indebolisce e ci rende colpevoli.
Le Costellazioni sono uno strumento di trasformazione ineccepibile, basta rendersi disponibili.
Per quanti possano essere i tentativi di dare a questo metodo, messoci a disposizione da Bert Hellinger, una connotazione che poggi su base scientifica, esso ci rimanderà ad una dimensione che, attualmente, rimane avvolta in un sottile, piacevole mistero, il quale, tuttavia, si fa tangibile non appena accolto.
Resta quindi che, se le Costellazioni Familiari, Sistemiche, Multidimensionali, non possono ancora completamente connotarsi come qualcosa di scientificamente definito, conferire loro un significato aggiunto di magia, non è plausibile, è disonesto!
Siamo immersi in forze molto più grandi di noi, e siamo piccoli rispetto a loro, ma se siamo in accordo con tutto questo, ci troviamo forti, siamo forti, poiché percepiamo all’interno di un sistema enorme come quello dell’universo la possibilità di poter essere parte, di avere un posto, e questa sensazione dà vigore e dignità perché va a colmare il bisogno innato di appartenenza insito in ogni essere umano.
Attraverso la messa in scena delle Costellazioni Familiari, vengono portate alla luce le dinamiche nascoste che ci mantengono legati alla nostra famiglia. Queste dinamiche, ci spingono spesso ad attuare comportamenti che condizionano sia la nostra vita che i sentimenti, senza che questi, necessariamente, siano i nostri. I segreti che fanno parte della storia della nostra famiglia, infatti, possono essere un forte destabilizzatore del sistema, sia esterno che interno a noi e, al fine di riarmonizzare il tutto, qualcuno dei membri si farà carico di impersonarli. Segreti e insospesi si riaffacceranno quindi di generazione in generazione, affinché siano affidati a chi li ha determinati e dunque risolti, in onore di un’autenticità esperenziale dei posteri e di un libero arbitrio che rende autonomi, presenti a sé stessi, e pronti a soddisfare le proprie reali esigenze, al fine di vivere una vita coerente alla nostra vera natura.
Il metodo di Bert Hellinger permette di mettere in scena il campo d'influenza della propria famiglia, e di ogni altro sistema cui ci si trovi ad appartenere. ( Vedi campo morfico di Sheldrake).
Il terapeuta lavora in sintonia con le forze che agiscono guidando il campo, e quando si giunge a integrarne il processo, nel modo più rispettoso e dando ad ogni membro rappresentato i giusti riconoscimenti, le tensioni spariscono ed arrivano pace e dignità. E’ sconcertante, nella sua bellezza, scoprire che ogni “gesto sbagliato”, ogni “esperienza border line”, ogni “atteggiamento negativo” che i membri del sistema hanno attuato nella vita, è mosso in nome dell’amore. Un amore che Bert Hellinger definisce cieco, e in onore del quale i familiari delle varie generazioni, sono pronti a sostituirsi ad altri che non sono stati integrati in precedenza, al fine di dar loro una nuova possibilità di avere un posto all’interno del gruppo che, a quel punto, recupera armonia e si struttura con maggior stabilità e forza. Una forza che diviene positiva e condivisa al meglio e che sostiene tutti in un divenire che finalmente evolve al positivo.
Nell’ottica delle Costellazioni, il nostro viaggio inizia dall’amore cieco e si muove verso l’amore al servizio per la vita.
L’essere umano è un canale di collegamento tra la coscienza individuale e la coscienza universale, in una vera e propria connessione d’intenti che, se ci rendiamo disponibili, consente lo sviluppo di una comprensione essenziale quanto profonda della vita, nella sua essenza. La percezione di tutto questo, che sempre più avanza nell’essere umano, determina una nuova forma del nostro “sentire”. Un sentire davvero profondo che si rende disponibile istante per istante ad ogni essere vivente che voglia percepirlo. Un sentire, che si manifesta esplicitamente ed è in grado di metterci in connessione con una coscienza superiore, ma non per questo a noi distante: intuibilmente, la “fonte da cui tutto proviene”.
Le Costellazioni si snodano attraverso un campo carico d’in-formazioni, che precedono di gran lunga ogni forma di pensiero logico o razionale, e che sembrano giungere attraverso una dimensione spazio-temporale differente dalla nostra realtà abituale. All’interno del campo morfogenetico, responsabile dell'organizzazione, della struttura e della forma di ogni sistema e contenente la memoria collettiva dei membri del sistema stesso, decade ogni forma di giudizio, così come collassano la critica, l’analisi schematica dei fatti, quella egoica e personale, e una sensazione di disapprovazione che ci indebolisce e ci rende colpevoli.
Le Costellazioni sono uno strumento di trasformazione ineccepibile, basta rendersi disponibili.
Per quanti possano essere i tentativi di dare a questo metodo, messoci a disposizione da Bert Hellinger, una connotazione che poggi su base scientifica, esso ci rimanderà ad una dimensione che, attualmente, rimane avvolta in un sottile, piacevole mistero, il quale, tuttavia, si fa tangibile non appena accolto.
Resta quindi che, se le Costellazioni Familiari, Sistemiche, Multidimensionali, non possono ancora completamente connotarsi come qualcosa di scientificamente definito, conferire loro un significato aggiunto di magia, non è plausibile, è disonesto!
Siamo immersi in forze molto più grandi di noi, e siamo piccoli rispetto a loro, ma se siamo in accordo con tutto questo, ci troviamo forti, siamo forti, poiché percepiamo all’interno di un sistema enorme come quello dell’universo la possibilità di poter essere parte, di avere un posto, e questa sensazione dà vigore e dignità perché va a colmare il bisogno innato di appartenenza insito in ogni essere umano.
Attraverso la messa in scena delle Costellazioni Familiari, vengono portate alla luce le dinamiche nascoste che ci mantengono legati alla nostra famiglia. Queste dinamiche, ci spingono spesso ad attuare comportamenti che condizionano sia la nostra vita che i sentimenti, senza che questi, necessariamente, siano i nostri. I segreti che fanno parte della storia della nostra famiglia, infatti, possono essere un forte destabilizzatore del sistema, sia esterno che interno a noi e, al fine di riarmonizzare il tutto, qualcuno dei membri si farà carico di impersonarli. Segreti e insospesi si riaffacceranno quindi di generazione in generazione, affinché siano affidati a chi li ha determinati e dunque risolti, in onore di un’autenticità esperenziale dei posteri e di un libero arbitrio che rende autonomi, presenti a sé stessi, e pronti a soddisfare le proprie reali esigenze, al fine di vivere una vita coerente alla nostra vera natura.
Il metodo di Bert Hellinger permette di mettere in scena il campo d'influenza della propria famiglia, e di ogni altro sistema cui ci si trovi ad appartenere. ( Vedi campo morfico di Sheldrake).
Il terapeuta lavora in sintonia con le forze che agiscono guidando il campo, e quando si giunge a integrarne il processo, nel modo più rispettoso e dando ad ogni membro rappresentato i giusti riconoscimenti, le tensioni spariscono ed arrivano pace e dignità. E’ sconcertante, nella sua bellezza, scoprire che ogni “gesto sbagliato”, ogni “esperienza border line”, ogni “atteggiamento negativo” che i membri del sistema hanno attuato nella vita, è mosso in nome dell’amore. Un amore che Bert Hellinger definisce cieco, e in onore del quale i familiari delle varie generazioni, sono pronti a sostituirsi ad altri che non sono stati integrati in precedenza, al fine di dar loro una nuova possibilità di avere un posto all’interno del gruppo che, a quel punto, recupera armonia e si struttura con maggior stabilità e forza. Una forza che diviene positiva e condivisa al meglio e che sostiene tutti in un divenire che finalmente evolve al positivo.
Nell’ottica delle Costellazioni, il nostro viaggio inizia dall’amore cieco e si muove verso l’amore al servizio per la vita.